La band napoletana Pennelli di Vermeer si forma nel 2002 con la seguente formazione: Pasquale Sorrentino, compositore, autore, voce, chitarre, arrangiamenti; Raffaele Polimeno, tastiera, moog; Marco Sorrentino, voce, batteria; Giovanni Santoro, basso elettrico; Pasquale Palomba, chitarra elettrica. Santoro e Palomba sono sostituiti, nel 2009, da Fulvio di Nocera e Giovanni Vicinanza. In questo cambio, si aggiungono anche Stefania Aprea e Valentina Bruno, portando la formazione a sette elementi.
La musica che propone il gruppo è battezzata rock pittorico, perchè mescola teatro-canzone, musica d’autore tradizionale e rock progressive, il tutto con atmosfere funk, ska, psichedelia, hard-blues e swing. Il nome della band è preso a prestito dal pittore olandese Jan Vermeer, di cui Pasquale Sorrentino è appassionato. La proposta musicale del gruppo è considerata dalla stampa bizzarra, perchè i brani proposti sono spesso concepiti come micro-suite visionarie dai toni goliardici e anche metafisici, un nuovo esempio di rock barocco, irregolare e stravagante. La forza del gruppo è quella di proporre testi paranoici e visionari, uniti ad una musica d’intensa divagazione sonora, dai continui cambi di tempo e dagli arrangiamenti complessi. I Pennelli di Vermeer non si considerano una band, bensì un laboratorio privo di confini dove l’arte è intesa come esperienza esistenziale.
Dopo alcune autoproduzioni del 2004, che permettono alla band la partecipazione a diversi concorsi, tra i quali Rock Targato Italia, Arezzo Wave, Meeting del Mare, Spazio Giovani Festival, Aritmia Mediterranea, nel 2005 arriva la prima affermazione: il premio critica come miglior proposta musicale al concorso Scrivendo Canzoni di Mantova. Questa vittoria permette al gruppo la partecipazione, nel 2006, al concorso per band Napoli Sound System organizzato da La Canzonetta Record. La proposta è La pipa operaia, puro rock progressive a base di intrecci sonori e tecnicismi. L’anno successivo il primo cd Tramedannata con l’interessante proposta di Princesa di De Andrè e Fossati. Tra il 2007 e il 2010, nella carriera dei Pennelli di Vermeer un altro album La primavera dei sordi e molti concorsi dove, per le loro proposte, si classificano puntualmente all’ultimo posto, vincendo, come contropartita, il premio della critica, com’è successo al Pofirock Festival, alla Piedigrotta 2009, al Premio Carosone e, in particolare, al Festival di Biella, dove il gruppo si è aggiudicato il Premio Speciale della SIAE Sergio Endrigo.
Parallelamente al rock pittorico, la band propone il progetto teatro-canzone che, nel 2010, si è completato con la realizzazione della tragicommedia musicale La sacra famiglia, anche in Dvd.
Nel 2012, i Pennelli di Vermeer presentano al concorso Area Sanremo il brano Visioni che, anche se ben accolto e apprezzato, non passa le selezioni per il Festival di Sanremo.